Divampa la polenmica innestata dalla prosota lanciata da alcuni "primi cittadini" di attribuire ai sindaci, e naturalmente alla polizia locale, poteri di polizia giudiziaria per combattere la micorcriminalità. La proposta, condivisa dai sindaci di Bologna e di Firenze (quest'ultimo è quellio della ordinanza contro i lavavetri subito imitato da Michelone da Bari), non piace al sindaco di Torino Chiamparino per il quale i sindaci non sono attrezzati per svolgere questi compiti che presuppongono conoscenza della legge e specifica preparazione giuridica. Siamo d'accordo con Chiamparino e consideriamo del tutto inattuabile l'ipotesi di attribuire ai sindaci poteri che sono propri della Magistratura e della Polizia. Non è diffcile immaginare, in un Paese come il nostro dove l'emergenza tende a divenire normalità e il potere un abuso, cosa accadrebbe se i sindaci fossero dotati di questi poteri che li trasformerebbero in veri e propri giustizieri. E' facile immaginare che uso ne farebbero certi sindaci (ce ne viene in mente uno....) che già abusano dei loro poteri per impedire il libero esercizio della protesta e che dotati di poteri giudiziari come l'arresto trasformerebbero il nostro Paese in una caserma o un lager. La criminalità va combattuta ma senza scadere nè nel ridicolo nè nell'abuso perchè in tal caso emrgerebbe un'altra ben più grave emergenza, quella democratica e del sistema dei diritti e dei doveri sanciti dalla Costituzione.