di Mario Giordano -
L’hanno chiamato libro verde. Forse perché a leggerlo si diventa verdi come la bile. O forse perché ci fa capire come mai siamo al verde. Il motivo è questo: siamo al verde perché bisogna pagare tasse da non dormirci la notte per mantenere una spesa pubblica così mostruosa che al confronto Loch Ness è miss Italia.
Volete un esempio? Dal 1990 a oggi i costi della giustizia sono aumentati del 140 per cento. Roba da far invidia alle stock option di Bill Gates: ma almeno lui fa girare i computer. La giustizia invece fa girare ben altro. In effetti negli ultimi 17 anni, mentre i costi aumentavano, i tempi si allungavano: 582 giorni per un divorzio, addirittura 1210 giorni per una violazione contrattuale. Perfetto, no? Paghiamo sempre di più per avere un servizio peggiore. Siamo dei tafazzi coatti, costretti dallo Stato al masochismo perpetuo.
Gli unici che nella situazione catastrofica riescono a trarre vantaggio sono i magistrati: dal 1990 a oggi, in effetti, sono aumentati di numero del 15 per cento. 15 per cento in più, proprio così: a giudicare dal passo di lumaca dei processi non si direbbe. E dai criminali impuniti, neppure. Ma che ci volete fare? Sotto a chi toga: se sbagliano non pagano, le promozioni arrivano automatiche, gli aumenti di stipendio pure. Vogliamo stare a guardare se l'unica cosa che non cresce in Italia è la giustizia? Sarà forse un loro problema?
Fra l'altro il libro verde rivela un'altra chicca: il 67 per cento dei magistrati giudicanti riceve uno stipendio superiore alle funzioni svolte. Cioè: è come se in una fabbrica di 100 operai, 67 fossero pagati come capireparto pur continuando a fare gli operai. Che ne dite? Non è una brutta idea? Volete proporla anche voi in ufficio domani? Spiacenti di comunicare che il privilegio vale solo per le toghe. Questione di giustizia, insomma. Anche se, come giustizia, è un po' particolare.
Del resto, mica per nulla la spesa pubblica italiana è la peggiore d'Europa. Oltre alla giustizia brillano per inefficienza il mondo universitario e gli enti locali. Negli stipendi del pubblico impiego ci sono lievitazioni da far impallidire Giucas Casella. E per un posto letto in ospedale gli italiani spendono 670 euro al giorno, cioè più di una doppia de luxe in un hotel a 5 stelle. Però dicono che la sanità va bene. Ma il dato più assurdo è che la commissione tecnica del Tesoro che studia la spesa pubblica e dunque se la prende con gli sprechi è essa stessa uno spreco: costa 1,2 milioni di euro. Avete capito bene: spendiamo 1,2 milioni di euro per finanziare dei distinti signori che ci dicono che spendiamo troppo. Grazie, l'avevamo capito da soli. In effetti: dovendo risparmiare, non potremmo cominciare a eliminare qualche commissione tecnica? Intanto Padoa-Schioppa lo sa: per lui tagliare le altre spese è un'impresa impossibile. Ha un bel presentare libretti verdi, poi arrivano sempre quelli col libretto rosso...
P.S. Mario Giordano, direttore di Studio Aperto è un esperto di sprechi italiani ed europei e autore di numerose pubblicazioni in materia.