E' il titolo dell'ultima fatica letteraria di Francesco Cossiga scritta in coppia con Pasquale Chessa. In realtà il libro l'ha scritto solo Chessa, naturalmente sugli appunti di Cossiga. Secondo Cossiga, che ha ricoperto ruoli e incarichi di ogni genere e che ha goduto di una straordinaria postazione sul Paese, per tutti, da Leopardi a Manzoni, da Cavour a Vittori Emanuele II, da Mussolini a Togliatti, da De Gasperi a Berlinguer, da Sordi a Carosone, da Berlusconi a Prodi, "gli italiani sono sempre gli altri", dove per "italiani" si intende qualcosa di negativo. Sino al giornalista Edmondo Berselli che li ha fatti diventare "postitaliani". Insomma per Cossiga, attraverso le sue riflessioni messe in bella da Chessa, gli italiani hanno sempre fatto i furbi e i loro governanti li hanno assecondati perchè gli italiani sarebbero ingovernabili. Ritorna qui una vecchia massima mussoliniana secondo cui "governare gli italiani non è difficile, è inutile". E nell'affresco cossighiano, sempre pungente e ironico, satirico e sornione, traspare l'accusa più tipica per gli italiani: il trasformismo. Dalla pratica parlamentare che in De Pretis ebbbe il suo massimo "cantore" ai tempi attuali dove il trasformismo è una bandiera. E non manca neppure il riferimento ai patteggiamenti e alle intese sottobanco, dal "connubio" di Cavour al compromesso storico di Moro e Berlinguer con una chiosa di Cossiga secondo il quale i migliori uomini politici sono stati quelli che hanno rincorso il "giusto mezzo" per ottenere il massimo consenso. Infine nel libro ci sono aneddoti e ricordi personali di Cossiga e giudizi molto franchi, alla Cossiga, su personaggi come Dossetti, Fanfani, Craxi, Scalfaro (Oscar), Ciampi, i magistrati di Milano, lo scandalo Montesi e il caso del figlio di Donat- Cattin, la cui attività terroristica ricadde su Cossiga. Un libro che nonostante le infinite subordinate di Cossiga vale la pena di leggere perchè è uno spaccato della storia nazionale scritto da uno dei suoi protagonisti.
GLI ITALIANI SONO SEMPRE GLI ALTRI, Francesco Cossiga e Pasquale Chessa, Mondadori ediotre, 18 euro.