“Il viceministro allo Sviluppo Economico con delega al Mezzogiorno, Sergio D’Antoni, ha confermato oggi in aula alla Camera che la Regione Puglia ha perso circa 70 milioni di euro sulla Delibera Cipe 17/2003, per assoluta incapacità della Giunta Regionale di rispettare le scadenze e, quindi, di impegnare le risorse entro le date previste dalla Delibera".
Lo ha dichiarato il responsabile di Forza Italia per il Mezzogiorno, On. Raffaele Fitto, primo firmatario insieme con il vicecapogruppo di Fi alla Camera, On. Antonio Leone e altri 40 deputati “azzurri", di una interpellanza al ministero dello Sviluppo Economico, mirata a conoscere quali Accordi di Programma Quadro sottoscritti dalla Regione Puglia nella scorsa legislatura, non potranno essere portati a termine.
“Il viceministro D’Antoni – dice Fitto – ha confermato che la Giunta Regionale, pur essendo a conoscenza di quelle scadenze fin dal primo momento del suo insediamento, non ha neanche chiesto una proroga al Governo o al Cipe per cercare di salvare quei finanziamenti. Il Cipe quindi non ha potuto fare altro che applicare il meccanismo delle sanzioni previsto per le Regioni inadempienti e togliere alla Puglia circa 70 milioni di euro. Apprezziamo la promessa del Viceministro D’Antoni sul fatto che non ci saranno impatti negativi perché il Governo non vuole cambiare percorso e cercherà di reperire in futuro ulteriori risorse. Ma per ora sono impegni e promesse e ad oggi la nostra regione perde questi soldi per colpa della incapacità della incoscienza e anche della presunzione di questa Giunta regionale che a giugno scorso quando noi lanciammo l’allarme ebbe il coraggio di dirci che era tutto falso. Oggi non solo il Governo, purtroppo, conferma che avevamo ragione, ma ci dice anche che i 70 milioni persi erano destinati a finanziare interventi per beni culturali, difesa del suolo, ricerca, sicurezza, società dell’informazione, trasporti, ambiente. Quel che è ancora più grave - conclude l’On. Fitto - è che la Giunta Regionale avrebbe forse potuto evitare di perdere i soldi se solo avesse chiesto al Governo una proroga di ulteriori tre mesi, come fatto in passato dai precedenti Governi regionale e nazionale".