La temperatura italiana sale a un ritmo quattro volte superiore a quella mondialeâ. Con questa frase catastrofista, il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, si è guadagnato le prime pagine di tutti i giornali, titoloni a nove colonne, interviste e visibilità televisiva.
Sfogliando ieri i quotidiani scopriamo che quanto era in prima pagina, adesso è spostato all'interno, molto all'interno dei giornali. E, soprattutto, non si parla più¹ di super-riscaldamento dell'Italia. Perchè? Semplice, perchè dal Centro nazionale ricerche hanno fatto sapere che il ministro Pecoraro Scanio si è clamorosamente sbagliato. A scuola, evidentemente, non deve aver studiato le frazioni ed ha scambiato un quarto per quattro. Infatti, la temperatura italiana sale con un ritmo superiore ai cinque continenti di 0,26 gradi, pari a un quarto.
Già è strano che nessun giornalista abbia sentito il dovere di indagare su una frase del ministro che, di fatto, prevederebbe una tragedia ambientale nel nostro Paese in pochissimo tempo. Nessuno ha approfondito, hanno scritto e basta. D'altra parte, la sinistra gode di questa credibilità preconcetta ma ingiustificata da parte della stampa che le permette di combinare qualsiasi guasto senza pagare dazio. Se un allarme del genere l'avesse lanciato ex ministro dell'Ambiente della CdL, Matteoli, gli 007 di tutti i quotidiani si sarebbero precipitati, termometro alla mano, a controllare zolla per zolla tutto il territorio nazionale. Con Pecoraro Scanio, nulla. Ancora pIù¹ grave è che scoperta la gravissima gaffe, tale da allarmare ingiustificatamente i cittadini italiani, non un solo quotidiano abbia sentito il dovere di rimarcarlo, di parlarne. Come il mago Silvan, hanno fatto sparire la notizia, non se ne parla più e il gioco è fatto. Almeno fino alla prossima volta.