Come al mercato o al momento dei saldi quando pur di realizzare i commercianti riducono all'osso i prezzi e naturalmente i guadagni, allo stesso modo chi vorrà partecipare alla grande farsa delle primarie del nascente Partito democratico, dovrà sborsare solo un euro, poco più di un caffè al bar, per poter registrarsi e votare. Dai 5 euro fissati all'inizio e dai 10 euro che era la soglia fissata all'inizio, si è passati al solo euro un euro, per aver diritto ad appartarsi nelle cabine elettorali e votare per quella componente interna che ispira maggior fiducia rispetto all'altro candidato. Con grande rabbia dei desolati tesorieri dei partiti interessati, i DL e i DS, sopratutto del tesoriere dell'ormai ex PCI, tal Sposetti. Sposetti, ora deputato, dopo essere passato dal Senato ed essere stato sindaco diessino nel Lazio, è il tesoriere dei DS e in questa veste ha ridotto all'osso le spese della nomenclatura che sperava di assestare grazie ai proventi del voto delle primarie. Invece il definitivo riequilibrio del bilancio dei DS o ex DS, dovrà aspettare e forse confluire nel bilancio del nuovo partito. E' ovvio che l'hanno avutra vinta gli altri candidati pseudo alernativi a Veltroni, cioè LETTA Enrico e BINDI Rosy i quali poveri in canna rispetto a Veltroni e privi degli appoggi di cui gode Veltroni, non avrebbero retto il confronto, anzi lo scontro, senza qiuesta drastica riduzione dell'obolo che bisogna versare per andare a "sorreggere" il candidato del tuo cuore. E sarà stato il buon cuore a far calare così sensibilmnete il costo dell'obolo, come abbiamo detto da 5 a 1 euro. Ora davvero la partecipazione POPOLARE (SIC) alle primarie - scimmiottamento di quelle americane - sarà da fenomeno e il nuovo PaRTITO potrà andarne fiero. A prezzi stracciati.