Risulta essere Bari la città più caotica d'Italia. A dirlo è la Gazzetta del Mezzogiorno che lo denuncia oggi, all'indomani del lunedì nero durante il quale il traffico ha bloccato l'intera città, da una parte all'altra. Come sempre, verrebbe voglia di dire, e come quando alla guida della città non c'era il grande Emiliano che parla molto ma combina poco. Nei tre anni di amministrazione Emiliano la città è peggiorata e sembra essersi trasforama solo nel palcoscenico sul quale si esibisce ogni giorno l'ex PM pe ril quale quel che conta è dire non fare. Anche la sera in cui Emiliano è corso a Quasano per solidarizzare contro gli attentatori della braceria, lasciò Bari in preda al caos del traffico. Denunciò la Gazzetta del Mezzogiorno proprio l'indomani mattina di quella soirè a Quasano che la città del sindaco Emilinao era stata trasformata in una pattumiera a cielo aperto dai festaioli del Liungomare, occupato da doppie, triple, quadruple file di macchine ferme sulla strada, mentre i proprietari partecipavano a festini notturni, completamente liberi di fare sul lungomare quel che volevfano, lasciati indisturbati dai tutori dell'ordine, alias i vigili urbani che pochi e mal messi preferivano non vedere, non sentire, non parlare. Ma non c'è di che stuporsi. Emiliano è il prototipo dei sindaci di sinistra, che guardano da sempre ai difetti altrui ma si guardano bene dal correggere i propri. Ed ora Emiliano corre, rigorosamente da solo (più o meno), per impadronirsi del nascente partito democratico pugliese. Ne vedremo delle belle.