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 Ci mancava solo Beppe Grillo per far saltare i nervi alla sinistra e al non ancora nato partito demo Data: 19/09/2007
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
Poveracci. Ci mancava solo Beppe Grillo. Già, perchè loro, quelli della sinistra, erano abituati ai comici che criticano la destra, ai Luttazzi, alle talebane Guzzanti. Se la ridevano, a sinistra, quando era Berlusconi a beccarsi gli strali, gli sfottò e i Ballarò. Poi, un giorno arriva Beppe Grillo, e li mette in graticola. Roba seria, pesante. Insulti, offese, critiche. E piazze piene, plaudenti, rabbiose.

Infine i sondaggi che dicono che il popolo dei "vaffa" è in gran parte formato da gente di sinistra scontenta del suo governo e dei suoi dirigenti. Così loro, i dirigenti, vanno in barca. Così partono precipitosamente le proposte di moralizzazione della politica e dei suoi costi, come quella fatta ieri da Fassino sullo stop all’aumento dell’indennità dei parlamentari.

Così capita che Fassino, nell’ansia di essere più Grillo di quello parlante, abbia dimenticato come alla Camera lo stop ci sia già stato, e che sia lo stesso Bertinotti, un po’ stizzito, a doverglielo ricordare dando vita all’ennesima, grottesca, lite in famiglia. Insomma, quelli che da sempre si sono presentati e accreditati come il volto sano della politica, quelli dalle mani pulite, non sanno più che pesci pigliare di fronte a un signore che accusa tutti, soprattutto gli attuali governanti, di mangiare a quattro palmenti nelle stanze del Palazzo e alle spalle dei cittadini.

Risultato: vedono montare la protesta, la toccano con mano, non solo da parte del popolo delle partite Iva, ma anche da quello che per un soffio (o un broglio) li ha fatti vincere un anno e mezzo fa. L’idea di Grillo di lanciare liste civiche alle prossime amministrative, suona poi nell’Unione e dintorni come una mezza campana a morte. Perchè nello scontro politico nazionale, si può sempre agitare lo spettro del Cavaliere per riportare all’ovile qualche pecorella smarrita, ma a livello locale la cosa si fa molto più dura. Lì ti guardano, ti giudicano, ti bocciano. I soliti assessori, le solite clientele, le solite cooperative. Perchè non votare una bella lista civica spaccatutto e dargli una lezione? Così pensa tanta gente (anche a sinistra) e così temono i dirigenti. Che scodano e litigano tra di loro, travolti dall’effetto del Grillo parlante.

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