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 PARTITO DEMOCRATICO: IL PARTITO CHE NON C'E' Data: 22/09/2007
Appertiene alla sezione: [ Dal Territorio ]
Manca meno di un mese al mitico appuntamento delle "primarie" del partito democratico ma a Toritto del "partito nuovo" non c'è neanche l'ombra. Non risulta costituito neppure il comitato che dovrebbe gestire le primarie, e se il partito dei DS ha designato nel corso di una assemblea, svoltasi sotto la presidenza del gravinese Mimmo Cardascia, i due suoi possibili candidati per il collegio 28 che dovrà esprimere complessivamente 9 candidati, uno per ciascun Comune del collegio, la Margherita non risulta abbia individuato i suoi candidati. In compenso i due partiti, ancorchè ufficialmente "sciolti", sono ricomparsi sui muri del nostro paese con un manifesto che se non trattasse di una cosa seria, farebbe ridere. A oltre un mese e mezzo dall'avento, i DS e la Margherita "lanciano" il loro grido d'allarme contro la mafia, entità senza volto e numero di casa, responsabile, secondo i suddetti partiti, dell'attentato alla braceria di Quasano andata distrutta nei primi giorni di agosto. Sembrerebbe che i due partiti, prima si siano godute le ferie agostane con largo strascico settembrino, e poi, dopo il comodo rientro dalle ferie, giusto per fare qualcosa e per ricordare ai torittesi che esistono, hanno scritto il loro bravo compitino e lo abbiano reso pubblico. Intendiamoci, il problema della criminalità è un problema serio, che va affrontato seriamente e costantemente, che non riguarda solo l'episodio, certo eclatante della braceria di Quasano, ma riguarda tutta la colelttività e tutto il territorio. L'anno scorso, sempre a Quasano, un altro incendio, doloso?!, mandò in fiamme un altro esercizio commerciale, nel silenzio, purtroppo di tutti; tutti i giorni i furti stringono d'assedio le proprietà dei cittadini ad opera di balordi che sembrano seguire un piano ben preciso; gli scippi,anche al centro del paese, sotto gli occhi, si fa per dire, dei preposti alla tutela pubblica, avvengono con ripetitiva periodicità. Tutto ciò merita e deve provocare una attenzione costante da parte delle autorità, in primo luogo, come di chiunque, in un modo o nell'altro, partiti, sindacati, associazioni, si occupano o dovrebbero occuparsi del "pubblico bene" e che per tale loro funzione dovrebbero preoccuparsi di dare l'esempio. Non si alza la guardia quando ci tocca da vicino, o quando non se ne può più. Si alza la guardia sempre, ogni giorno, e la si alza anche, lo ripetiamo, dando l'esempio. Perchè la "mafia", fenomeno criminoso, ripetiamo, senza volto e senza indirizzo, alligna, si sviluppa, cresce, non soltanto all'ombra e nel mondo della criminalità , ma spesso trova il suo sostegno e la sua "ragion" d'essere in comportamenti poco limpidi, per non dir altro, di chiunque nella propria attività, professionale o no, non rispetta le regole della civile convivenza.

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