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 RASSEGNA D'ARTE E CULTURA Data: 23/09/2007
Appertiene alla sezione: [ Arte ]
a cura di Leonardo e Vincenzo Sciannelli
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PROGETTARE E GESTIRE SISTEMI TURISTICO - CULTURALI
MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO

ll Master approfondisce e potenzia le capacità necessarie a progettare e gestire i sistemi turistico-culturali, per inserirsi con successo e spirito innovativo nelle amministrazioni pubbliche, locali e centrali, nelle aziende del settore turismo, nelle isttuzioni e fondazioni culturali.
Il master prevede un totale di 220 ore in aula ed uno stage. Al termine, gli iscritti sosterranno una prova finale e presenteranno un elaborato di progetto, ottenendo il titolo di Master universitario di primo livello in "Gestione dei Sistemi Turistico-Culturali" dell'Università degli Studi di Pavia e la relativa certificazione di 60 Crediti Formativi Universitari (CFU).
Il numero massimo di partecipanti al Master è di 25 unità. Possono iscriversi al Master (le iscrizioni chiuderanno il 5 ottobre prossimo) laureati di primo e secondo livello e laureati del vecchio ordinamento.

Iscriviti o contattaci subito per partecipare all'assegnazione delle 2 borse di studio o per ricorrere al finanziamento agevolato studiato appositamente da DUCATO

Per maggiori informazioni
Fondazione Campus Studi del Mediterraneo
Via del Seminario, 790
Monte San Quirico, Lucca
cecilia.giorgetti@campusmed.org
Tel. 0583 333420 (digitare il tasto 2)
Fax 0583 333256


"Quella chiesa a New York? Mi ci faccio casa". "Io invece la voglio per un museo."

Abitazione privata o museo? La disputa - stando alle agenzie - si è accesa intorno alle destinazione di una chiesetta ottocentesca, la United Methodist Church di Sag Harbor, sulla punta di Long Island. Che la comunità religiosa locale si è determinata a vendere, non disponendo dei fondi necessari al restauro. Il primo a farsi avanti - con un'offerta di circa 3 milioni di dollari - è stato l'ex socio di Goldman Sachs Dennis Suskind, intenzionato a farne la sua casa. Ben presto però è arrivato il rilancio da parte Hedge fund manager Adam Sender, che nell'insolito spazio vedrebbe una perfetta collocazione per la sua collezione d'arte contemporanea, valutata oltre 100 milioni di dollari. Il quale ha messo in campo anche ragioni sociali, sostenendo che la comunità trarrebbe beneficio da un museo, piuttosto che dall'ennesima residenza di lusso. La palla passa ora al board della chiesa, che certamente non immaginava di scatenare l'aspra contesa.





Il festival Costante Cambiamento ritorna a Firenze


FESTIVAL COSTANTE CAMBIAMENTO 2007
11a EDIZIONE
fino al 6 ottobre 2007 | complesso ex murate - teatro goldoni | firenze | palazzo delle papesse | siena


Passaggi di conoscenza
Il festival Costante Cambiamento ritorna a Firenze per l'undicesimo anno consecutivo a presentare artisti e soggetti migranti. Un viaggio fra alcune delle più suggestive realtà culturali che negli ultimi anni hanno influenzato la produzione della danza, del teatro e dell'arte contemporanea: conoscenze in transito, un confronto fra differenti identità, realtà artistiche, idee e produzioni.
Assieme all'omaggio a un grande artista come Franco Di Francescantonio, sarà quest'anno protagonista l'esperienza della Folkwang TanzStudio di Pina Bausch, la giovane multiculturale compagnia di danzatori e attori, formati alla scuola dell'insuperabile maestra del teatro-danza. Costante Cambiamento svolgerà come sempre, attraverso lo spettacolo interdisciplinare, il suo compito di comunicatore degli eventi sociali contemporanei. Un'indagine sulla conoscenza, un racconto sulla cultura delle nuove generazioni migranti, una riflessione geografico/psicologica sul lavoro etico di alcuni fra i più riconosciuti coreografi, registi e drammaturghi. E sarà inoltre un "invito al viaggio", la proposta di guardare in modo diverso l'oggi, per avvicinare un'arte del possibile e per intravedere una possibile via.

L'inaugurazione del Festival, il 20 settembre dalle ore 20 alle 24, sarà un'occasione di festa, di incontro e di arte, in uno dei luoghi più suggestivi e carichi di significato per Firenze: il Complesso delle ex Murate. L'imponente struttura quattrocentesca, prima adibita a monastero, è stata come è noto un carcere attivo fino agli anni Ottanta. Oggi Costante Cambiamento rilancia questi luoghi che trattengono, anche dopo i lavori di ammodernamento, tutto il loro bagaglio storico e sociale, stratificato e forte. È così che rinasce a Firenze un luogo aperto di aggregazione, di identità nuova e di arte contemporanea, un ponte tra passato e futuro evidenziato anche dalle linee architettoniche che penetrano nel centro storico con invenzione e armonia.
Fino al 6 ottobre, Costante Cambiamento sarà poi soprattutto la possibilità di assistere e conoscere spettacoli, video e installazioni di respiro internazionale che vantano, oltre alla già citata Folkwang Tanzstudio di Pina Bausch, nomi del calibro di Jordi Mollà, di Ursula Biemann e ancora Henrietta Horn, Malou Airaudo, Mark Sieczkarek, Gianluigi Tosto.
Il progetto di residenza Landscape of the body, realizzato in collaborazione con l'Istituto Francese di Firenze e il Centro Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena, e pensato per dare visibilità a giovani artisti che attraverso la propria ricerca abbiano elaborato un'idea artistica transnazionale, ospiterà quest'anno la danzatrice e coreografa franco-coreana Eung Yang Lee.

Progetti Speciali
Dal 1 al 6 ottobre UNA TESI PER IL FESTIVAL darà spazio e voce agli studenti universitari, alle loro idee, al loro percorso di vita. Grazie a questo progetto verranno ospitati giovani laureati che svilupperanno, attraverso un laboratorio di ricerca, alcune tematiche del festival in un confronto aperto di idee e proposte.
La sezione DRAMMATURGIE PER L'ARTE CONTEMPORANEA si conferma come progetto permanente del festival. In questa edizione, fra le "opere di artisti affermati", saranno presentate: per la prosa il testo inedito Cielo grigio arancio di Jordi Mollà, per la coreografia Black is the color di Mark Sieczkarek, per la video arte Opere di Jordi Mollà. Per la sezione "prosa-giovani" Costante Cambiamento propone il testo Se di Lisa Meacci.

Il festival presenterà inoltre un bando di concorso (prosa, teatro, cinema, multimedialità) per giovani, finalizzato alla prima edizione del PREMIO FRANCO DI FRANCESCANTONIO. Il materiale proposto sarà esaminato e selezionato da una commissione composta da membri dell'associazione Omfrhida, da studiosi e docenti universitari. L'evento di premiazione si terrà nel settembre 2008 nell'ambito della 12a edizione del festival Costante Cambiamento.





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Festival Costante Cambiamento
dal 20 settembre al 6 ottobre
Direzione Artistica - Teresa Zurzolo
Spettacoli, incontri, video, installazioni:
Complesso ex Murate - Teatro Goldoni di Firenze - Palazzo delle Papesse di Siena
www.costantecambiamento.it
Ufficio Stampa: Maurizio Busìa
Cell: 349.23.07.448 mauriziobusia@yahoo.it
Omfrhida Teatro Danza
via delle Conce, 10 Firenze
055.23.40.231 - 339.26.29.460
info@omfrhida.it



Critichese o letterario? A Pordenone convegno sull'Arte di scrivere d'Arte.
La domanda - diciamocelo - ce la siamo fatta tutti, almeno una volta. "La critica d'arte usa un linguaggio, a volte aulico, a volte troppo tecnico e per questo difficile per i non addetti ai lavori?". Ora se la sono posta anche gli organizzatori dell'incontro L'Arte di scrivere d'Arte. Dialogo a più voci sui caratteri di stile e i problemi di comunicazione della critica d'arte, previsto nell'ambito di Pordenonelegge 2007 presso l'Auditorium del Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone.



Non solo calcio. Magnate russo salva dalla dispersione la collezione Rostropovich






La gran parte - diciamolo - dei nuovi ricchi russi, saliti agli onori delle cronache (e delle classifiche di Forbes) all'affacciarsi dei primi accenni di capitalismo, non ha dato finora una bella immagine di sé. Spese folli, esibizione spesso volgare ed incontrollata di ricchezze le cui origini sono avvolte nelle nebbie moscovite. Eppure qualche volta questo cliché viene in qualche modo smentito. Capita che uno di questi "paperoni" paghi oltre 40 milioni di dollari per impedire che madre Russia perda un'importante collezione d'arte. Quello che ha fatto Alisher Usmanov, magnate dell'acciaio e comproprietario del club calcistico inglese dell'Arsenal, che si è aggiudicato a trattativa privata l'intera collezione d'arte russa del grande violoncellista Mstislav Rostropovich, scomparso nello scorso aprile, che stava per andare all'asta da Sotheby's. La raccolta, che conta circa 450 oggetti fra porcellane, vasi, opere in avorio e in vetro, oltre a dipinti di importanti pittori russi, fra i quali Nicolai Konstantinovich Roerich e Boris Dmitrievich Grigoriev, sarà ora donata allo stato. Ma non si tratta della prima azione filantropica del genere: già nel 2004 l'industriale Victor Vekselberg comprò per lo stato una ricca collezione di uova di Fabergé appartenute a Malcolm Forbes, appena due mesi prima che fossero poste in vendita a New York, sempre da Sotheby's.



La crème de l'architecture. Per creare la Grand Paris di Sarkozy.






C'era praticamente tutto l'empireo dell'architettura globale. Forse la prima occasione mai capitata, per vedere riuniti tutti insieme personaggi che ormai sono delle vere e proprie superstar, contesi in tutto il mondo come divi del cinema, o cantanti pop. Da Rem Koolhaas a Jean Nouvel, da Kazuyo Sejima a Christian de Portzamparc, Zaha Hadid, Dominique Perrault, Massimiliano Fuksas, Shigeru Ban, Richard Rogers, Thom Mayne, Patrick Berger, Jacques Herzog, Norman Foster, Rudy Ricciotti. Chiamati a raccolta nei giorni scorsi a Parigi dal presidente Nicolas Sarkozy, per l'inaugurazione della Cité de l'architecture et du patrimoine. Ma anche per rilanciare in grande stile, con il suo seducente discorso, e con l'indiretto placet di questa corte dei miracoli, l'ambizioso progetto della Grand Paris, che impegnerà gli sforzi di progettisti ed urbanisti per il prossimo mezzo secolo. Auspicando - a livello teorico - "un'architettura più umana, un'arte del costruire più sensibile, creativa, attenta ai problemi della vita di ogni giorno". Ed avanzando - su un terreno pratico - due idee di base: l'impegno di architetti ed urbanisti nella lotta contro la miseria dei sobborghi, ed il lancio del progetto Grand Paris, nella direzione di un'integrazione etnica, religiosa e culturale. Un progetto che coinvolgerà direttamente il Comune di Parigi. Che - ha commentato qualcuno, malizioso - in primavera celebra le elezioni per il rinnovo del sindaco, attualmente gay e di sinistra. Insomma, tutt'altro che sarkozista.

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