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 TUTTI PIU' POVERI CON IL GOVERNO PRODI Data: 27/09/2007
Appertiene alla sezione: [ Il commento del giorno ]
La passata legislatura è stata, in parte condizionata, dalla sindrome della "terza settimana". Con uno slogan efficace, la sinistra denunciò come l’avvento dell’euro aveva ridotto il potere d’acquisto dei cittadini; ed i salari coprivano le spese di una famiglia fino, appunto, alla "terza settimana".

Con il governo Prodi la situazione è peggiorata. Soprattutto per i redditi più bassi. Nel 2006, chi guadagnava 20 mila euro all’anno aveva risorse per arrivare fino al 20° giorno del mese. Quest’anno arriva a malapena al 19° giorno.

Il dato emerge da uno studio pubblicato su un quotidiano. La situazione peggiora, ovviamente, in funzione del reddito e del nucleo familiare. I redditi più bassi, che il governo ha sempre detto di voler difendere, sono quelli che hanno registrato la maggiore flessione del potere d’acquisto. In dodici mesi è diminuito del 5%, nonostante la restituzione fiscale operata con la finanziaria 2007. Riduzione fiscale, però, che nel migliore dei casi è stata pari a 10 euro al mese per l’operaio che, con moglie e figlio a carico, dichiara redditi per 20 mila euro.

Per chi ha un reddito di 40 o di 60 mila euro all’anno, invece, la riduzione del potere d’acquisto è stata intorno al 3%. Nonostante abbia avuto un appesantimento del peso fiscale in busta paga. Anche per queste fasce di reddito si è ridotto il numero di giorni "coperti" dallo stipendio. E solo per chi ha 40 mila euro e due figli a carico, le risorse non superano i 30 giorni. Il 27 del mese i soldi sono finiti, ma è il giorno di paga.

Insomma, anche con Rifondazione al governo, la "classe operaia non va in paradiso"

Nuovi poveri: il miraggio della terza settimana

Le menzogne si sprecano, oggi come ieri. Ricordate il terrorismo psicologico sul quale l’Unione imperniò la sua campagna elettorale? Gli esponenti del centrosinistra, con la grancassa dei giornali amici, diffondevano la leggenda terrificante di migliaia e migliaia di famiglie italiane che non riuscivano, ogni mese, ad arrivare alla quarta settimana. Ovviamente, per colpa del governo di centrodestra. I catastrofisti bugiardi alimentavano la favola nera di tanti bambini pallidi e indeboliti perché, nella fatidica quarta settimana, i genitori non potevano fornire loro il latte.

Si è creata così la psicosi di un Paese stremato, funzionale alla predicazione delle sinistre, specie di quella radicale. I dati economici erano sistematicamente falsificati, si taceva - da parte unionista - della congiuntura sfavorevole che aveva colpito l’Europa intera dopo l’11 settembre 2001.

Le menzogne ripetute mille e mille volte possono anche passare per verità. Quella campagna è servita al centrosinistra che, in modo torbido e squalificante, si è inventata una vittoria e ha occupato il Palazzo, fino all’ultimo sottoscala.

Nel frattempo è anche migliorata la congiuntura. Ma nonostante il ciclo economico favorevole, la condizione delle fasce più deboli della popolazione italiana è decisamente peggiorata. La sciagurata politica economica del governo Prodi è riuscita a deprimere e punire i settori più produttivi del sistema Italia, peggiorando, inoltre, le condizioni di vita dei ceti meno fortunati. Ormai il miraggio non è quello di arrivare alla quarta settimana, tanti non riescono ad arrivare alla terza. E’ in aumento il numero dei cosiddetti nuovi poveri, di quegli italiani, cioè, che pur avendo un lavoro, o una pensione, stentano a far quadrare il bilancio, a mettere insieme, come si diceva una volta, il pranzo con la cena. Chi voglia avere un’immagine immediata e diretta di questa realtà può affacciarsi in una delle mense assistenziali della Caritas: insieme agli immigrati extracomunitari, vedrà tanti nostri connazionali che si mettono in fila per il pasto o fanno richiesta di pacchi viveri.

Oppure, quando si smontano le bancarelle dei mercatini rionali, nelle grandi città, chi volesse una documentazione di prima mano sullo Stato del Paese può osservare i pensionati che rovistano fra le cassette della frutta e della verdura per recuperare zucchine ancora commestibili, peperoni, qualche mela. Anche il numero di queste persone, dopo oltre un anno di cura Prodi, è aumentato.

Per i nuovi poveri, lo schizofrenico esecutivo del Professore non trova risorse e non ha un piano credibile. E cominciato il balletto della finanziaria, con annunci e indiscrezioni che nel giro di pochi giorni si scontrano e si annullano. Gli agit-prop dell’Unione parlano di manovra leggera, ma sappiamo che questo governo non in grado di aiutare nessuno, neppure gli ultimi, ma è capace di tassare tutti. Anche chi ha ben poco.

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