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 L'OPINIONE DI GIULIANO FERRARA Data: 13/10/2007
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Prendiamo dal Foglio e pubblichaimo una lettera sul Premio Nobel per la Pace 2007 e la risposta di Giuliano Ferrara. L'una e l'altra ci sembrano assai interessanti.

Al direttore - Lasciamo stare Al Gore, il suo “film politico”, il “contesto di allarmismo ed esagerazione”, i quattro orsi polari morti “a seguito di una tempesta” e non per la riduzione dei ghiacci polari (fonte: Alta corte di Londra); lasciamo stare anche le facili ironie dell’elefantino sui maglioni parigini nel mese di giugno; ma il premio Nobel per la pace (cosa c’entra la pace?) all’Ipcc desta qualche sospetto. Degli ultimi sette Nobel per la pace, questo è il terzo a essere assegnato ad agenzie dell’Onu. Questo mentre tutto il mondo chiede una riforma delle Nazioni Unite. Non le sembra strano?
Vittorio Colella Albino, Roma

Risposta del Direttore
Sarò anche bizzarro, ma ormai considero il Nobel, e quello per la pace in particolare, degno coronamento di vite e carriere che se lo sono meritato, ma nel senso che di quel premio non si viene insigniti, esso piuttosto è comminato, è una condanna nel nome della più corretta ipocrisia politica.

E A CONFERMA DELLA OPINIONE DI GIULIANO FERRARA PUBBLICHAIMO L'EDITORIALE DI OGGI DELL'AVVENIRE, QUOTIDIANO DEI VESCOVI ITALIANI, SULLO STESSO ARGOMENTO.

IL NOBEL PER LA PACE A GORE: CAUSA ECCELLENTE MOLTO MENO IL TESTIMONIAL
ANDREA LAVAZZA
Sara la tutela ambientale uno dei nuovi pilastri della pace? Nel 1963, Giovanni XXIII individula verit, la giustizia, l’amore e la libertcome i fondamenti della vera concordia tra i popoli invocata nell’enciclica Pacem in Terris. Allora, i cambiamenti climatici non erano ancora percepiti come un pericolo e gli sfregi al Pianeta nella corsa alla crescita produttiva venivano in gran parte sottovalutati.
Oggi, la salvaguardia del Creato­diventata una reale priorit. I danni all’ecosistema non soltanto sono destinati a peggiorare la vita di tutti, ma minacciano di suscitare conflitti per l’accesso a risorse fondamentali divenute piscarse (come l’acqua) o per pressioni migratorie dovute alla riduzione delle terre abitabili e coltivabili.­quindi positivo che si cerchi di sensibilizzare al rispetto della Natura, che non­solo un nobile sentimento, ma va poi declinato in scelte politico-economiche e comportamenti individuali. Richiami in questo senso sono stati recentemente, e in pioccasioni, lanciati da Benedetto XVI, che ai giovani riuniti a Loreto ha ricordato gli evidenti segni di uno sviluppo che ha rotto delicati equilibri e li ha invitati,­prima che sia troppo tardi, ad ­adottare scelte coraggiose (...) per invertire quelle tendenze che rischiano di portare a situazioni di degrado irreversibile. Non­percistravagante legare la pace anche all’ambiente. Il premio Nobel, con il suo prestigio e la sua visibilit, pucostituire la giusta tribuna per questo inedito binomio. Una buona causa ha perbisogno di un testimonial all’altezza. E la scelta dell’Accademia norvegese di laureare Al Gore, insieme con il Comitato intergovernativo dell’Onu (Ipcc), non sembra raggiungere questo risultato. Qualcuno sigispinto a parlare di hollywoodizzazione del riconoscimento, conferito in passato ad Albert Schweitzer, Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta, Tenzin Gyatso (il Dalai Lama) e alla dissidente birmana Aung San Suu Kyi.
L’ex vicepresidente americano in febbraio ha infatti trionfato all’Oscar con il catastrofistico film-documentario Una scomoda verit,
in cui annuncia, a causa dell’effetto serra, un innalzamento di sei metri degli oceani che andrebbero cosa sommergere aree popolate da 100 milioni di persone. Evento che invece richiederebbe millenni. E non­ la sola smentita ai suoi dati e alle sue previsioni. Nove ne ha sentenziate l’Alta Corte di Londra, chiamata a esprimersi dopo che il governo britannico aveva deciso di diffondere la pellicola nelle scuole del Paese. Nelle sue conferenze in giro per il mondo, predica un cambiamento di abitudini, ma un comitato del Tennessee ha scoperto che nella sua villa di Nashville consuma in un mese pienergia di un cittadino medio in un anno. Strategie troppo rigide e inefficaci, gli contestano poi scienziati e altri esponenti politici.
Lo stesso Ipcc, deputato a tenere sotto controllo il cambiamento climatico, ha diffuso spesso cifre allarmistiche sul riscaldamento con lo scopo discuotere la gente e spingere i governi a fare qualcosa. I suoi rapporti sono basati sull’interpretazione di studi altrui e non su ricerche autonome e mirate (con la componente di discrezionalitche ne consegue), benchvada riconosciuto chestato l’organismo piattivo nel tenere alta l’attenzione e nello spingere gli Stati a intervenire.
Il Nobel per la Pace, insomma, rischia di regalare autorevolezza e credibilita una prospettiva oltranzista sulla sorte della Natura che, tra l’altro, vede nell’uomo quasi un elemento di disturbo, si fa paladina del controllo demografico e dell’aborto. Ben lontana dall’'ecologia' promossa ginel 1991 da Giovanni Paolo II con la Centesimus annus,
in cui si invitava a uno sviluppo coniugato con la dignitumana e il rispetto ambientale. Tutelare il Creato­una delle sfide principali del secolo, Gore in questo ha merito e ragione. Ma non tutte le ricette sono ugualmente condivisibili.

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