Dopo che il partito dei DS ha inglobato per fusione fredda la Margherita, e tutti i consiglieri comunali della maggioranza, hanno disciplinatamente aderito al nascente partito senza storia, senza passato, senza valori, senza ideali, senza miti, si è tornati in Comune al monocolore democristiano dei tempi andati, monolitico sistema di potere contestastissimo dalla sinistra dell'epoca, cioè da comunisti e socialisti. Ora, scomparsi i socialisti, sono rimasti gli ex pci, che tramite i loro eredi hanno ereditato in tutto e per tutto quel sistema, compresa la sitemazione di amici e compari al di là di meriti e titoli. E gli ex dc? Quelli ora fanno la ruota di scorta, anzi i raccattapalle a bordo campo, accontendosi di dare qualche decina di voti al figlio spirituale di Prodi, il giovane Letta, mentrre la parte del leone l'hanno fatta le liste di Veltroni, cioè dei ds che sicuramente faranno la parte del leone anche nella futura dirigenza locale del nascente partito. La stessa cosa che accadrà a livello nazionale. Sui circa 3000 componenti del'assembela costituente, circa la metà fa riferimento al'ex partito dei DS, circa il 20% fa capo a Marini e Fioroni, il 10% a Rutelli, eslo il 205 ai due autsider letta e Bindi, mandati in campo da Prodi per impedire una deriva veltroniana al nascente partito. Invece, come sempre quando si ha a che fare con gli eredi del bolscevismo, le cose sono andate diversamente, o meglio sono andate come avevano programmmato che andassero gli strateghi dell'ex partito comunista e gli eredi della Balena Bianca hanno fatto la figura degli sciocchi. Da Roma a Toritto.