Tra poco festeggeremo l'anniversario della ultima performance letteraria di Geronimo, quella sulla riformulazione del piano regolatore del nostro Comune, ma nè del Piano, nella della sua riformulazione nessuno sa più nulla e nessuno ha più sentito parlare. Come se la cosa, cioè la presunta e denunciata (da Geronimo) insussitenza del piano regolatore approvato con grandi manifestazioni di giubilo dello stesso Geronimo cinque anni fa sia svanita e altrettanto sia svanita nella nebbia che avvolge questa amministrazione e il suo capetto la conclamata necessità di riformularlo. Che poi mai si è capito in che dovesse consistere la riformulazione, salvo che per questa non si intendesse l'aggiustamento di qualche regola per marciapiedi e dintorni come descritto in un ilare documento da un tecnico locale che passa per esperto urbanista. Insomma sulla questione è calato il sipario o almeno il ilenzio. Nel frattempo circolano voci di affari che si starebbero mettendo in cantiere dai soliti speculatori. Pare che una misteriosa società, con l'aiuto interessato di un ex amministratore che della sua sventolata probità fece il suo unico argomento di altro non sapendo dire, stia acquisendo suoli agricoli a ridosso delle aree del Piano Regolatore per un programma di interventi di ediizia residenziale pubblica da realizzare "in deroga" al Piano Regolatore. Pare che la suddeta società, sempre con l'aiuto da sensale del predetto ex amministratore di cui faremo nome e cognome sui muri di questo paese e che tra l'altro è anche proprietario di terreni nella zona suddetta, stia stipilando compromessi di acquisto versando caparre di 4000 euro a ciascun proprietario di questi terreni agricoli in attesa di stipulare l'atto vero e proprio entro il prossimo aprile, dopo l'approvazione della deroga al PRG. Approvazione che naturalmente dovrebbe fare il Comune il quale dovrebbe autorizzare interventi edilizi in aree agricole, pagate ovviamente sotto costo, con lauti guadagni della società e naturalmente dell'ex amministratore "probo", in deroga al Piano Regolatore che, per quel che se ne sa, confina con la zona agricola su cui in deroga si vorrebbe intervenire. Se la notizia, come ci è stata raccontata, fosse vera, saremmo di fronte ad un tentativo di squallida e illegale speculazione ai danni dei proprietari dei terreni inseriti nel PRG, che da anni pagano l'ICI e che si vedrebbero beffati da questa operazione. Che è evidente essere del tutto illegale in quanto il nostro territorio è dotato di strumento urbanistico, cioè il PRG, valido a tuti gli effetti, e ancor oggi del tutto inattuato, con vaste aree utilizzabili per interventi di edilizia residenziale, così come prevede e dispone la legisalzione vigente, senza cquindi dover ricorrere a deroghe per insediamenti in aree agricole.